Le principali novità normative europee del 2024 in materia di sostenibilità per le imprese: una timeline essenziale.

Le principali novità normative europee del 2024 in materia di sostenibilità per le imprese: una timeline essenziale.

Il 2024 si è rivelato un anno cruciale per l’evoluzione del panorama normativo europeo in tema di sostenibilità, con importanti sviluppi che riguardano non solo le imprese, ma anche i consumatori e gli investitori. Le nuove normative riflettono l’accelerazione di un cambiamento tanto necessario quanto inevitabile. I consumatori sono sempre più orientati verso scelte di acquisto responsabili, gli investitori focalizzano la loro attenzione sulla sostenibilità come driver di redditività a lungo termine, e le imprese sono chiamate a rispondere a queste sfide, integrando la sostenibilità nei loro modelli di business.

Le normative giocano un ruolo importante regolamentando e supportando questo nuovo ecosistema sociale ed economico. Per questo abbiamo scelto di ripercorrere il 2024 da questa prospettiva. 

Ecco le principali tappe normative del 2024, che segnano l’evoluzione della sostenibilità per le imprese.

 

Gennaio: Greenwashing e trasparenza pubblicitaria

17 gennaio: Il Parlamento europeo approva la direttiva sul Greenwashing, un provvedimento che integra la precedente legislazione sulle asserzioni ambientali. La direttiva stabilisce che la pubblicità dei prodotti dovrà essere chiara, affidabile e non ingannevole. Questo passo ha un obiettivo duplice: proteggere i consumatori e sostenere le imprese che si impegnano concretamente nella sostenibilità. Un’attenzione particolare è rivolta all’obsolescenza precoce dei prodotti, vietando dichiarazioni infondate sulla durabilità e la riparabilità.

 

Febbraio: La direttiva Greenwashing entra in vigore

28 febbraio: Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la direttiva 2024/825, sancendo l’entrata in vigore delle misure per combattere il greenwashing e garantire una comunicazione ambientale trasparente e veritiera. Ad esempio, un’azienda che produce prodotti ecologici dovrà garantire che le sue dichiarazioni pubblicitarie, come ‘100% naturale’, siano supportate da prove verificabili, evitando dichiarazioni vaghe che potrebbero indurre i consumatori in errore.

 

Marzo: Verifica delle dichiarazioni ambientali

12 marzo: Il Parlamento europeo adotta la sua posizione sull’istituzione di un sistema di verifica e pre-approvazione per le dichiarazioni ambientali, nell’ambito della direttiva Green Claims. Le PMI avranno un anno in più rispetto alle grandi aziende per adeguarsi alle nuove regole, con sanzioni previste per chi non rispetta le normative, tra cui l’esclusione dalle gare di appalto pubbliche.

 

Luglio: Corporate Sustainability Due Diligence

26 luglio: Entra in vigore la direttiva Corporate Sustainability Due Diligence, che obbliga le imprese a identificare, prevenire e rendicontare i rischi legati ai diritti umani e alle problematiche ambientali lungo tutta la loro supply chain. Questo strumento rafforza la trasparenza e la responsabilità delle imprese riguardo agli impatti sociali e ambientali. Questo nuovo sistema non solo accresce la fiducia di investitori e consumatori nei confronti dell’impresa virtuosa ma può garantire a quest’ultima di essere scelta e preferita rispetto a fornitori esteri con profili di rischio più elevati.

 

Agosto: Nuove regole di reporting per le PMI

30 agosto: Il Consiglio dei Ministri approva il D.lgs di recepimento della direttiva Corporate Sustainability Reporting, estendendo gli obblighi di reporting non finanziario alle PMI quotate con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 250. Un cambiamento significativo riguarda la sostituzione della rendicontazione non finanziaria con il bilancio di sostenibilità, con l’obiettivo di uniformare e chiarire le informazioni sugli impatti ambientali e sociali delle imprese.

 

Novembre: Nuove regole sui rating ESG

19 novembre: Il Consiglio dell’Unione Europea approva un nuovo regolamento sui rating ESG, essenziali per gli investimenti in finanza sostenibile. I fornitori di rating ESG saranno ora vigilati dalla ESMA (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), per garantire la trasparenza e la comparabilità dei rating.

 

Conclusioni

Il 2024 è stato un anno di progresso per lo sviluppo economico e sociale sostenibile. Le nuove normative offrono alle imprese l’opportunità di innovare e crescere in un mercato più sicuro e favorevole. Sebbene la nostra timeline evidenzi solo alcune delle tappe fondamentali di quest’anno, sono state numerose le iniziative in ambito sostenibilità, come gli otto regolamenti in materia di economia circolare. 

A dicembre, una novità importante è stata la pubblicazione, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della guida metodologica “Il dialogo di sostenibilità tra PMI e banche”. Questo documento fornisce supporto alle imprese per la comunicazione delle informazioni di sostenibilità alle banche, un aspetto sempre più richiesto dalle istituzioni finanziarie in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità.

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